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FOCUS INTERPRETAZIONE

DARE STORIA ALLA VITA
Dalla scrittura autobiografica alla messa in azione.
Percorso condotto da Anna Buonocore e Francesca Netto 

il MARTEDì

dalle 20 alle 22

SAN PIETRO IN VINCOLI

via San Pietro in Vincoli 28, Torino

dal 23 GENNAIO 
al 28 MAGGIO 2024
Apertura finale al pubblico 
domenica 2 GIUGNO!
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Dare Storia alla Vita è un percorso articolato in cui l’Arte dell’Attore si offre ai praticanti attraverso: 

● la scrittura autobiografica, ovvero lo stimolo all’autorialità

● la drammaturgia, ovvero lo stimolo alla sintesi

● la memoria, ovvero il passaggio all’oralità

● l’interpretazione, ovvero come la parola individuale viene condivisa nel rito del teatro.


Il percorso è articolato in 2 fasi:


Nella PRIMA FASE, che introduce alla scoperta di scrittura e drammaturgia, i formatori invitano i partecipanti a produrre elaborati autobiografici, con particolare attenzione alla relazione con cui si esprime l’Io, e come si relaziona con gli altri e con qualcosa di più grande di noi. Si inizia così una pratica di  autorialità, ovvero la capacità di trasformare la storia personale in narrazione archetipica. Si viene così a  costruire un diario personale da condividere con il resto del gruppo seguendo la regola del non-giudizio. Si scrive a mano, penna su foglio bianco, per mantenere un’azione fisica dell’atto di sporcare, cancellare, correggere e rivedere. 

 

La SECONDA FASE consiste in un confronto con la memoria, l’interpretazione e la messa in scena.
Il lavoro di trasposizione teatrale dei testi scritti permette di tornare a immaginare noi stessi dalle nostre fondamenta, dalle nostre radici, nell’intento di incarnare il materiale autobiografico in una struttura collettiva. Si abbatte la distinzione tra io e noi, si entra tutti al servizio di qualcosa di più grande. Il testo scritto viene trasformato in azione fisica, ci porta alla radice che muove le parole scritte per interrogare l’intenzione che ci spinge a pronunciarle. Non è mai un lavoro solipsistico perchè siamo sempre in relazione e comunicazione con qualcun'altro o qualcos’altro.

Il partecipante viene stimolato a lavorare sulla prossemica, cioè sulla percezione di sé in relazione con gli altri e con lo spazio che ci contiene, permette la creazione di relazioni intertestuali tra le narrazioni e le memorie dei partecipanti al fine di costruire una partitura condivisa di memorie.


Il percorso Dare Storia alla Vita si conclude con la condivisione del lavoro  a degli uditori; un atto che, come quello di dissolvere nel vento un mandala o bruciare il pupazzo del carnevale, diventa metafora e azione di una iniziazione, di una rinnovata percezione di sé in mezzo agli altri.

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